Vai al contenuto
Home » ARCHIVIO » Unindustria, la ricetta di Camilli: sinergia tra imprese e istituzioni e meno burocrazia

Unindustria, la ricetta di Camilli: sinergia tra imprese e istituzioni e meno burocrazia



Usare i fondi a disposizione per dire stop ai ‘no’ che hanno bloccato Roma e il Lazio. il presidente di Unindustria Angelo Camilli, nel suo discorso di apertura dell’assemblea annuale in corso alla Nuvola dell’Eur, ha esposto le idee per modernizzare il Lazio, una Regione che a suo dire ha bisogno di un piano industriale basato su alcuni asset strategici e sulla sinergia tra imprese e istituzioni.

«Il Lazio sia leader dell’energia pulita»

«Con coraggio, dovremmo candidarci a un ruolo centrale nel nuovo corso europeo dell’energia nucleare. Nel Lazio è stato acceso il primo impianto italiano 60 anni fa», ha detto Camilli che poi ha ricordato: «Siamo la prima regione in Italia per riduzione delle emissioni da Co2: dobbiamo essere fra i leader nazionali per l’energia pulita, affiancando il nucleare a un grande impulso sugli impianti rinnovabili – ha aggiunto -. Questo vuol dire fare davvero politica industriale, questo vuol dire andare oltre la superficie dei problemi e cambiare marcia alla crescita dei nostri territori».

«Per le imprese cruciale ridurre i tempi della burocrazia»

Ma, accanto a tutto, questo l’Unione degli industriali chiede alle istituzioni, innanzitutto, di ridurre i tempi della burocrazia. Alla presenza del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, Camilli ha rilevato: «Comune e Regione hanno un buon dialogo, occorre ora lavorare molto sul tema dell’efficienza amministrativa e sulla rapidità dei tempi per gli investimenti sia pubblici che privati».

Secondo Camilli «La crescita economica nel complesso è il faro che dobbiamo avere tutti. Agli attori istituzionali chiediamo di avere una alta attenzione alle politiche industriali per creare le condizioni per fare crescere il sistema imprenditoriale. Ci sono tanti tasselli da mettere insieme per rendere più attrattivo il nostro territorio dove abbiamo avuto, negli ultimi anni, una riduzione della popolazione giovane. Dobbiamo attrarre più grandi imprese il cui numero è rimasto sempre lo stesso. E dobbiamo lavorare per fare crescere le piccole imprese che così possono fare investimenti innovativi e garantire una migliore qualità dei salari».

Roma nel consorzio industriale del Lazio

Un impulso, in questo senso, potrebbe arrivare dall’ingresso del Comune di Roma nel Consorzio industriale del Lazio. «Roma non è nel Consorzio industriale del Lazio, l’ingresso di Roma va ragionato e dobbiamo imparare anche a farlo», ha spiegato il presidente Rocca. «Dobbiamo capire come sarà la nuova governance con l’ingresso di Roma», ha aggiunto Rocca. E secondo Unindustria, il provvedimento «è fondamentale – ha aggiunto Camilli -. C’è, ad esempio, un’area, per tutte, quella della Tiburtina, che è a forte vocazione industriale nel campo dell’elettronica e della microelettronica. È importante che Roma partecipi al Consorzio industriale unico, è uno strumento che se utilizzato bene può rappresentare una semplificazione degli interventi industriali nella nostra regione. Ci auguriamo che, come dichiarato dal presidente Rocca e dal sindaco Gualtieri, questa fase di commissariamento, speriamo molto breve, possa servire a ridisegnare anche il confine del Consorzio attraverso l’ingresso del Comune di Roma ma non soltanto: ci sono altre aree industriali della Regione che attualmente non sono nel perimetro del Consorzio ma potrebbero entrarci».

All’evento hanno partecipato il presidente di Confindustria Carlo Bonomi e il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. A moderare l’evento è stata la giornalista Laura Chimenti. In platea erano presenti numerosi esponenti delle realtà produttive e sociali del territorio. 

Tag: