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Frosinone e Latina fuori dalla Zes, Rocca scrive a Fitto: «Estendere Zona economica speciale al basso Lazio»

Lotta contro il tempo per far rientrare Frosinone e Latina nella Zes, Zona economica speciale, ridefinita con il decreto Sud del 19 settembre 2023. Scende in campo direttamente il governatore Francesco Rocca per sollecitare un intervento cruciale per risollevare le economie delle due province laziali che da tempo non godono di buona salute.

La lettera a Fitto sulla Zes

Rocca ha inviato una lettera al ministro per gli Affari europei, il Sud Italia, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffele Fitto. «La Regione Lazio – evidenzia nella missiva il presidente Rocca – guarda con grande interesse e fiducia al processo di revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che, insieme con la presidente Meloni, il Governo tutto, Lei sta portando avanti in collaborazione e in accordo con la Commissione Europea».

«Il Pnrr, secondo il presidente Francesco Rocca, rappresenta un’opportunità unica per affrontare sfide cruciali e rafforzare la resilienza economica e sociale. In un contesto di cambiamenti significativi nell’ambito delle politiche di ripresa economica e sviluppo territoriale, la Regione Lazio esprime la sua preoccupazione e insieme la sua determinazione a garantire un trattamento equo per tutte le regioni. La proposta di istituire una Zona Economica Speciale (Zes), unica nel Mezzogiorno, solleva preoccupazioni legate all’impatto potenziale sulle regioni confinanti. Il Lazio, in particolare, condivide confini con tre delle regioni coinvolte nella Zes Unica: Abruzzo, Molise e Campania. Questo potrebbe ulteriormente penalizzare le Regioni già in difficoltà economica, creando uno squilibrio nell’attrazione di investimenti produttivi. Siamo preoccupati per l’effetto negativo che questa iniziativa potrebbe avere sulle regioni limitrofe, che, malgrado affrontino sfide simili, non potranno godere degli stessi benefici fiscali e semplificazioni amministrative».

Il presidente Rocca fa appello al Governo affinchè venga avviata una discussione con la Commissione Europea volta a garantire un trattamento equo alle Regioni limitrofe.

Quando nascono le Zes

Le Zes in realtà nascono nel 2017 con la legge 3 agosto 2017 n. 123. Il provvedimento, approvato lo scorso 7 settembre in Consiglio dei ministri, prevede l’istituzione, a decorrere dal 1° gennaio 2024, della nuova Zona economica speciale denominata “Zes unica”, con specifiche agevolazioni, che comprenderà i territori di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna.

Con la nuova norma viene previsto anche un sistema di governance della Zes unica con cabina di regia per lo sviluppo delle aree interne istituita presso la presidenza del Consiglio dei ministri, alla quale saranno attribuite le funzioni di indirizzo, coordinamento, vigilanza e monitoraggio della nuova Zona.

L’istituzione della nuova Zes unica trova corpo al Capo III del decreto Sud, in cui, all’articolo 15 si prevede un’autorizzazione unica per l’avvio delle attività produttive per le imprese già operative o che si insedieranno e, per quanto d’interesse fiscale, all’articolo 16 il riconoscimento, per l’anno 2024, di un contributo emesso sotto forma di credito d’imposta, nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027, destinato alle imprese ubicate nei territori indicati dalla norma che effettuano acquisti di beni strumentali destinati a strutture produttive.

«Dobbiamo sostenere le aziende che operano nell’area di Latina e Frosinone, in questo momento non comprese nella Zes Unica. Le province del basso Lazio, infatti, vicine geograficamente a quelle inserite nella Zona Economica Speciale, rischierebbero di soccombere non potendo contare sulle stesse agevolazioni riconosciute invece al Mezzogiorno» ha affermato Elena Palazzo l’assessore all’Ambiente, allo Sport, ai Cambiamenti climatici, alla Transizione energetica e alla Sostenibilità della Regione Lazio.