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A Roma e nel Lazio sempre meno medici di famiglia, stress post Covid e burocrazia allontanano i camici bianchi

L’Ordine dei Medici di Roma lancia l’allarme: i medici di famiglia a Roma e nel Lazio sono in costante calo a causa di abbandoni e pensionamenti anticipati e il rapporto di uno ogni 1500 abitanti rischia di saltare. La preoccupazione è stata espressa sul Corriere della Sera dal presidente dei camici bianchi di Roma, Antonio Magi, che tra le cause di questo fuggi fuggi annovera stress post Covid, burocrazia e mancanza di sicurezza.

Il fenomeno è ora allo studio dell’Ordine dei medici, per capire le dimensioni del problema, trovare le soluzioni e avviare iniziative per sostenere i colleghi. Sul banco degli imputati anche l’impropria crescita dell’uso della messaggistica per contattare il medico, un carico evidentemente molto pesante a cui molti medici di famiglia non hanno retto.

I numeri dei medici di famiglia nel Lazio

I dati restano sconfortanti: dal 2012 ad oggi si è passati da 4354 medici di base a 4046 nel Lazio, a Roma da 2126 a 1982. Si tratta di dati che seguono il trend nazionale che per altro caratterizza altre discipline mediche specialistiche.

Il tema della carenza di medici purtroppo si affianca alla ancora più grave carenza di infermieri, professione sempre meno attrattiva anche per le remunerazioni ampiamente sotto la media europea. Problemi a cui non può dare risposte il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che, al contrario, si concentra sul potenziamento della medicina territoriale e delle Case di Comunità ma non può prevedere risorse per il personale.