Nonostante il boom di turisti che caratterizza questo 2023, a Roma l’emergenza degrado non si è mai sopita. Sul banco degli imputati le inefficienze di AMA ma più in generale la gestione del decoro della città ritenuta non sufficiente dalla maggioranza dei romani.
Ad accendere i riflettori sullo stato della Capitale anche l’Ugl Roma che ha scritto una lettera aperta al sindaco Roberto Gualtieri firmata dal segretario Ermenegildo Rossi che nella missiva lamenta lo stato di degrado urbano e l’assenza di politiche del lavoro.
«Gentile sindaco, abbiamo provato a chiederle incontri, proporle soluzioni, individuare percorsi. Eppure Roma, la nostra Roma, è sempre più abbandonata a un destino impietoso, che di certo non merita. È una città sporca, trascurata, dove il degrado regna sovrano, il sociale non riesce a essere gestito per protocolli carenti o inesistenti, la micro criminalità è all’ordine del giorno, la sicurezza sembra un miraggio. Il prossimo Giubileo si avvicina. Temiamo fortemente che neppure il valore simbolico del significato ecumenico di questo Anno Santo potrà migliorare le condizioni in cui versa questa città: abbiamo chiesto di conoscere l’avvio dei cantieri, gli accorgimenti amministrativi e burocratici, le decisioni necessarie per non arrivare in affanno ad un traguardo così importante. Eppure l’amministrazione tace. Quella stessa amministrazione che prometteva concertazione».
Contro il degrado utilizzare gli ex percettori del reddito di Cittadinanza
L’Ugl teme che ad aggravare il disagio contribuisca la fine per molti percettori della possibilità di usufruire del Reddito di cittadinanza. «La nostra preoccupazione è altissima, sindaco, per quel che riguarda il lavoro. E per quel che riguarda la povertà legata al lavoro. Avremmo potuto dare dignità a chi davvero volesse essere impiegato, avremmo potuto soprattutto fornire alla nostra Roma un esercito di ore di servizi di pubblica utilità che erano già comprese nel Reddito di cittadinanza e invece abbiamo coinvolto poche, pochissime, persone. Un numero davvero esiguo». Vedremo se il j’accuse di Rossi avrà una riposta dal Campidoglio.