Ha sollevato un coro di sdegno il filmato realizzato da alcuni ragazzi e postato sui social nel quale un giovane ha ucciso a calci una capretta che pascolava all’interno di un agriturismo di Anagni.
Nelle immagini si vede un giovane che sfoga la sua furia contro l’animale, tra le risate dei presenti, a una festa di compleanno per i diciotto anni di una giovane. L’episodio è avvenuto sabato scorso. Scioccato il titolare dell’agriturismo ha sporto denuncia presso la Compagnia dei Carabinieri di Anagni.
“Uccisione di animali”, il reato contestato
Successivamente, un’informativa dei Carabinieri inviata alla procura del tribunale dei minori di Roma ha consentito l’iscrizione nel registro degli indagati per il reato di ‘uccisione di animali’, dei due adolescenti, residenti a Fiuggi.
Il Pubblico ministero di turno, dopo la visione del filmato, ha disposto l’avvio dei riscontri investigativi. I carabinieri, dopo aver individuato il presunto autore dell’episodio di violenza e dell’amico che invece ha ripreso l’intera scena con il suo smartphone, hanno iniziato ad ascoltare tutti coloro che erano presenti alla festa di compleanno di una diciottenne di Fiuggi. Le immagini, forti e scioccanti, pubblicate sui social mostrano il minorenne mentre con numerosi calci alla testa uccide la capretta che, attirata dal vociare e abituata alla presenza degli umani, si era avvicinata al gruppo di adolescenti. Gli stessi che invece di porre fine a quello scempio, incitavano l’amico a non fermarsi.
Il reato di “uccisione di animali” è disciplinato dall’articolo 544 bis del codice penale che prevede una reclusione da quattro anni a due anni per chi causa, “per crudeltà e senza necessità” la morte di un animale. «Quanto accaduto alla capretta uccisa ad Anagni è una vera e propria azione criminale di giovani che, con estrema crudeltà, hanno agito con l’intento di far soffrire e uccidere un animale di pochi mesi che si era amichevolmente avvicinato loro», ha dichiarato Bianca Boldrini, responsabile LAV per l’area Animali negli Allevamenti, commentando la notizia dell’ennesimo caso di violenza ai danni di un animale.